Blocky e Grezzo: L’architettura del brutalismo sta facendo ritorno?

Blocky e Grezzo: L’architettura del brutalismo sta facendo ritorno?

Quando si parla di architettura, si tende spesso a pensare a opere classiche come il Palazzo di Versailles o la Basilica del Sacro Cuore, trascurando spesso i capolavori del Brutalismo. Eppure, c’è un edificio che ha rivoluzionato l’architettura moderna, e non è altri se non l’Unité d’Habitation a Marsiglia, progettato da Le Corbusier nel 1952.

Questo edificio, considerato il più significativo e ispirante dell’architetto, ha una storia affascinante. Realizzato in cemento “béton-brut”, un materiale economico dell’Europa del dopoguerra, l’Unité d’Habitation ospitava ben 1.600 persone e includeva spazi per ristorazione, shopping e socializzazione. Il suo aspetto massiccio e l’uso del cemento hanno dato vita al movimento del Brutalismo, che ha lottato per ottenere il giusto riconoscimento nel mondo dell’architettura.

Tutto ciò ci fa riflettere sulla capacità dell’uomo di creare opere d’arte utilizzando materiali grezzi e apparentemente poco attraenti, trasformandoli in simboli di modernità e funzionalità. La storia dell’Unité d’Habitation ci insegna che la bellezza e l’innovazione possono trovarsi anche nelle forme più inaspettate, e che la creatività umana non ha limiti.

Che cos’è lo stile architettonico del Brutalismo?

 Quando si parla di architettura, si tende spesso a pensare a opere classiche come il

Il Brutalismo è uno stile architettonico che ha avuto origine nel dopoguerra ed è caratterizzato da diverse caratteristiche chiave, tra cui grandi forme di edifici, forme uniche e sorprendenti, materiali dall’aspetto pesante e superfici e materiali grezzi. È interessante notare che il nome “Brutalismo” deriva proprio dalle superfici non finite e grezze che caratterizzano questo stile – il cemento grezzo che lo contraddistingue è chiamato béton brut in francese. Questo stile fa ampio uso di cemento esposto e talvolta mattoni con un’overlay di una tavolozza di colori monocromatica, creando così un impatto visivo forte.

Naturalmente, in edilizia c’è bisogno anche di altri materiali, come acciaio, legno e vetro, ma questi sono considerati di importanza secondaria all’interno del Brutalismo. Personalmente, trovo affascinante l’aspetto visivamente audace dell’architettura brutalista, tanto che spesso lo paragono a passeggiare in un museo d’arte moderna – anche se non ami tutto, ti fa fermare e riflettere, suscitando delle emozioni.

Brandon Buck, direttore del design presso la società di design globale Perkins&Will, sta guidando il team che sta migliorando l’edificio brutalista a 41 Tower Hill, a Londra. Bisogna ammettere che questo genere di progetti architettonici non lascia certo indifferenti, e credo che sia proprio questo il bello dell’arte: farci interrogare, sorprendere e provare emozioni.

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Il brutalismo: architettura amata dal pubblico o no?

Ciao! Oggi vorrei raccontarti qualcosa di affascinante: l’architettura brutalista. Sai, è molto interessante come questo stile architettonico abbia suscitato un mix di reazioni nel corso degli anni.

Partiamo dall’origine del termine “brutalista”. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il termine non riflette l’idea di brutalità, ma si riferisce piuttosto al materiale principale utilizzato, ovvero il cemento grezzo. È curioso notare come, nonostante questo significato, l’architettura brutalista abbia guadagnato un’immagine così negativa nel corso del tempo.

Ti chiederai forse come sia stato possibile. Ebbene, molte volte la pop-culture ha dipinto i palazzi brutalisti in maniera negativa, ispirandosi a ciò che accadeva intorno a questi edifici. Un esempio è il complesso residenziale nel film “Arancia Meccanica”, che ha contribuito a consolidare la fama brutale di questo genere architettonico.

Tuttavia, è importante ricordare che l’architettura brutalista ha avuto una sua importanza e un contesto storico ben definito. Negli anni ’50 e ’60, il cemento costava poco ed era quindi un materiale molto accessibile. In un’epoca di surplus energetico e grande disponibilità di manodopera dopo la guerra, il cemento era una scelta sensata per la costruzione di edifici. Ed è così che questo stile divenne popolare per edifici autoritari come quelli governativi e universitari, così come per gli alloggi sociali.

In quegli anni, le persone apprezzavano l’architettura brutalista. Gli architetti che sostenevano questo stile cercavano di proiettare un senso di forza attraverso progetti che sembravano vere e proprie fortezze.

Eppure, nonostante l’accento sulla razionalità e l’autorità, l’architettura brutalista aveva anche un lato più umano, mostrando la ruvidezza e le imperfezioni degli oggetti fatti a mano. C’era qualcosa di estremamente umano in questo, secondo me.

Insomma, l’architettura brutalista è un argomento affascinante che testimonia il modo in cui la società, l’economia e le risorse influenzano il nostro ambiente costruito. Che ne pensi?

L’uso del brutalismo per l’arredamento e gli interni domestici

Immagina se tu, amante dell’architettura e del design, volessi incorporare lo stile Brutalista nella tua vita quotidiana. Non è necessario trasferirsi in un edificio degli anni ’60 o ’70 per farlo, puoi trovare facilmente elementi d’arredo ispirati al Brutalismo. Una scultura dalla forma Brutalista potrebbe fare al caso tuo. Secondo gli esperti, c’è un interesse e un appeal per questo tipo di pezzi da mostrare in casa o negli spazi lavorativi.

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Se ti piace l’idea di adottare un’estetica Brutalista nelle tue stanze, potresti iniziare con una base testurizzata e mantenere un enfasi sui materiali naturali. Ciò che è nuovo è l’aggiunta di elementi metallici lucidi e cromati. Le forme pulite e nette creano un’interessante contrapposizione con altre palette più colorate o che includono ottone e rame. Secondo gli esperti, il tono del cemento e le sue imperfezioni si combinano bene con altre palette di materiali dal punto di vista del design d’interni.

In sostanza, se sei interessato a introdurre elementi Brutalisti nella tua casa, ricorda che non è necessario rinunciare all’eleganza e alla modernità. Puoi creare un ambiente ricco di personalità e storia, dove il cemento grezzo si fonde armoniosamente con altri elementi, trasformando l’ambiente in uno spazio unico e affascinante.

Sta tornando in auge il Brutalismo?

Dell’architettura, è interessante notare come il Brutalismo stia vivendo una sorta di rinascita in questo secolo. Dopo essere caduto in disgrazia negli anni ’80 a causa della sua associazione al totalitarismo, sembra che stia vivendo una seconda giovinezza. Non stanno nascendo nuovi edifici brutalisti come negli anni ’60, ma le strutture esistenti stanno ricevendo una seconda possibilità, vengono migliorate, restaurate e rimesse a nuovo.

È interessante notare che le caratteristiche fondamentali della brutalismo, come la solidità delle strutture, consentono oggi agli architetti di aggiungere ulteriori piani mantenendo l’essenza dell’edificio e creando un ambiente migliore per la comunità circostante.

Una delle tendenze attuali è quella di ampliare le aperture delle finestre in queste strutture, che spesso presentano una ridotta presenza di finestre rispetto alla dimensione della superficie in cemento. Un esempio di questo approccio è stato l’aggiornamento controverso del 2024 della biblioteca centrale di Atlanta progettata da Marcel Breuer, a opera dello studio di architettura Cooper Carry. Anche il rivestimento di una facciata può essere utilizzato per migliorare le prestazioni termiche degli edifici, controllando la dispersione di calore o la sua accumulo.

Grazie alla loro funzionalità iniziale, alla solidità strutturale e alle associazioni con importanti architetti, gli edifici brutalisti stanno vivendo una rinascita in questo secolo. E che tu lo voglia o no, è innegabile che abbiano un impatto visivo notevole e siano in grado di suscitare reazioni intense.

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Famosi ed iconici edifici in stile brutalista

Sei sicuramente incappato in edifici brutalisti senza accorgertene. Questo stile architettonico, nato con l’Unité d’Habitation di Le Corbusier, si è diffuso in tutto il mondo, caratterizzato da forme geometriche e l’uso predominante del cemento.

Prendi ad esempio la cappella di Notre Dame du Haut in Francia, definita da molti critici come il capolavoro di Le Corbusier. Qui il cemento armato assume forme curve e artistiche, rompendo con il funzionalismo dei suoi edifici precedenti. Immagina di passeggiare tra queste imponenti strutture!

Ma non è solo in Francia che puoi ammirare l’architettura brutalista: nel Regno Unito, Alison e Peter Smithson hanno guidato il movimento britannico, progettando “strade sospese” e importanti edifici come la sede della rivista Economist.

Tra gli esempi più celebri di brutalismo, c’è il Barbican Centre a Londra, ispirato all’Unité d’Habitation di Le Corbusier. Immagina di passeggiare tra le sue imponenti strutture.

E non possiamo dimenticare Habitat 67 a Montreal, un vero e proprio esperimento di architettura brutalista che unisce il cemento alla modularità giapponese per un’inedita soluzione abitativa.

A Boston, poi, c’è il municipio, definito come una “fortezza di cemento”, frutto di un concorso internazionale vinto da tre ammiratori di Le Corbusier. Immagina di passeggiare tra le sue imponenti colonne.

Infine, la Geisel Library presso l’Università della California a San Diego, progettata da William Pereira, è un altro esempio iconico di brutalismo, con la sua struttura di cemento armato e vetro che si erge su due piani. Immagina di passeggiare tra i suoi corridoi illuminati dalla luce filtrata attraverso il cemento.