Il funzionamento della caffeina: il modo in cui la caffeina influenza il nostro corpo e le sue funzioni

Il funzionamento della caffeina: il modo in cui la caffeina influenza il nostro corpo e le

Buongiorno! Oggi parleremo di una sostanza che accomuna buona parte degli italiani al risveglio: la caffeina. Partiamo subito con un dato interessante: ben il 90% degli italiani consuma caffeina quotidianamente, e questo la rende una delle sostanze più popolari nel nostro Paese.

Se pensi di essere il campione dell’assunzione di caffeina, beh, potresti ricrederti: secondo una ricerca del 2024, sono i Paesi scandinavi, come la Finlandia, a detenere il primato per il consumo pro capite di caffeina. Inoltre, pare che in Brasile sia in atto una tendenza ad offrire bevande a base di caffè come parte integrante dei pasti scolastici. Un’idea da prendere in considerazione, non trovate?

Ma veniamo ai numeri: secondo la Food and Drug Administration e l’American Medical Association, il limite superiore di assunzione moderata di caffeina è di 300 milligrammi al giorno, corrispondenti a circa due tazze di caffè. Si stima che circa il 20-30% degli italiani superi questa soglia, arrivando a consumare più di 600 milligrammi al giorno, una dose considerata alta.

La caffeina si trova in modo naturale nel cioccolato, nel caffè e nel tè, ma è anche aggiunta alle bibite gassate e alle bevande energetiche. E non è finita qui: la comunità medica internazionale riconosce ritiro di caffeina come una sindrome medica, tuttavia è un ingrediente comune in pillole dimagranti e in alcuni antidolorifici da banco. Non solo, la ricerca ha anche evidenziato il suo potenziale benefico nella lotta contro il morbo di Parkinson, l’Alzheimer e persino il cancro.

Insomma, la caffeina è una sostanza che ci accompagna nella nostra quotidiana colazione, ma ha anche delle proprietà che vanno al di là del semplice “tirarci su”. Che rapporto complesso, non trovate?