Le meravigliose e antiche piramidi egiziane
Nel lontano 2620 a.C., il faraone Djoser, appartenente alla Terza Dinastia Egizia, volle celebrare la grandezza della sua regalità con la costruzione della prima piramide gradonata ad Saqqara. Un’opera maestosa che si ergeva per ben sei livelli, custodendo al suo interno una camera sepolcrale sotterranea. È curioso notare come, in seguito, sia stata tentata la costruzione di un’altra piramide gradonata con altrettanti livelli, ma che purtroppo non sia mai stata portata a termine.
Gli antichi egizi, desiderosi di superare se stessi, iniziarono a costruire piramidi sempre più alte, levigando i bordi frastagliati delle piramidi gradonate. Un primo tentativo in tal senso fu rappresentato dalla piramide di Meidum, nel 2570 a.C., che presentava sette gradoni progredendo fino a otto, ma che purtroppo collassò e dovette essere abbandonata.
Fu proprio durante la costruzione di una piramide per il faraone Sneferu, della Quarta Dinastia, presso Dahshur, che si comprese l’importanza di una base più ampia per poter sostenere piramidi sempre più alte con pendenze più ripide. Purtroppo, la prima piramide costruita a Dahshur iniziò a pendere verso l’interno quando era ormai vicina al completamento, a causa di una cattiva scelta della fondazione. I costruttori, per risolvere il problema, furono costretti a ridurre l’angolo della parte superiore per renderla più stabile, e da allora è conosciuta come la “Piramide Storta” (2565 a.C.).
Insoddisfatto del risultato ottenuto con la Piramide Storta, Sneferu ordinò la costruzione di un’altra piramide a Dahshur. I progettisti scelsero una fondazione migliore e realizzarono una piramide alta quanto la Storta, ma con una base più ampia e un angolo più dolce. Così nacque la Piramide Rossa, completata nel 2560 a.C.
La costruzione delle piramidi raggiunse il suo apice con la Grande Piramide di Cheope. Ma di questo ne parleremo nella prossima pagina.