Il ritrovamento dell’aereo del “Squadron Perduto” porta a una nuova misteriosa scoperta

Il ritrovamento dell’aereo del “Squadron Perduto” porta a una nuova misteriosa scoperta

Ciao! Oggi vorrei parlarti di una straordinaria scoperta avvenuta in Groenlandia, che ha del miracoloso. Durante la Seconda Guerra Mondiale, centinaia di aeroplani americani sorvolarono l’Atlantico settentrionale per raggiungere le basi in Inghilterra, affrontando la pericolosa “Rotta della Palla di Neve”. Questo tragitto richiedeva il rifornimento in Groenlandia, e molti aeroplani finirono per schiantarsi a causa delle temibili tempeste di neve.

Recentemente, un gruppo chiamato Fallen American MIA Repatriation Foundation ha utilizzato un drone aeronautico equipaggiato con radar penetrante al suolo per localizzare uno di quegli aerei persi, un caccia Lockheed P-38 Lightning nascosto sotto diversi metri di ghiaccio sulla costa orientale della Groenlandia. Questo P-38 fa parte della famosa “Squadriglia Perduta”, un gruppo di sei P-38 e due B-17 in volo verso l’Islanda che dovettero fare ritorno a causa del cattivo tempo nel luglio del 1942 e furono costretti ad un atterraggio di emergenza.

Il team di ricerca spera di poter tornare in Groenlandia nel 2024 per recuperare non solo il P-38, ma anche per cercare il Grumman J2F-4 Duck della Guardia Costiera, scomparso durante un tentativo di salvataggio di un equipaggio del B-17 precipitato alla fine di novembre 1942.

Questa tecnologia è davvero rivoluzionaria, visto che prima i ricercatori dovevano utilizzare attrezzature radar su slitte e ispezionare lentamente la superficie del ghiaccio, rischiando continuamente di cadere in crepacci. Ma ora, grazie ai droni, è possibile coprire un’area molto più rapidamente.

Il momento più straordinario è arrivato quando il drone ha identificato il P-38 grazie al radar, confermando la presenza di un grande oggetto sotto il ghiaccio. Il team ha poi confermato la presenza dell’aereo abbassando una sonda che ha portato in superficie olio idraulico, indicando la presenza di un aeromobile.

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La ricerca del Grumman J2F-4 Duck sarà sicuramente più complessa, considerato che è più piccolo del P-38 e, essendo un aeromobile di vecchio stampo in legno e tela, non produrrà grandi echi radar.

Trovare il Duck porterebbe una risoluzione a una tragica vicenda iniziata nel novembre del 1942, quando il pilota John A. Pritchard Jr. e il radiotelegrafista Benjamin Bottoms tentarono di salvare l’equipaggio del B-17 precipitato. Pur non essendo riusciti a salvarli, la tecnologia che stanno utilizzando potrebbe ora consentire al team di recuperare i resti di questi eroi.

Speriamo che questa tecnologia permetta di portare a casa non solo il Duck, ma anche di rendere onore e giustizia a quegli uomini che hanno sacrificato la propria vita. Chi lo avrebbe mai detto che un drone avrebbe potuto aiutare così tanto nella ricerca storica e nel recupero dei resti?