Quali sono i giorni più caldi dell’estate noti come “canicola”?

Quali sono i giorni più caldi dell’estate noti come “canicola”?

Benvenuto nell’affascinante mondo delle costellazioni e dell’origine delle espressioni legate alla natura! Sai, l’espressione “canicola”, per indicare quei giorni torridi di metà estate, ha origini antichissime, che risalgono all’epoca dei Romani e persino agli antichi Egizi.

Si tratta di una curiosa connessione con una delle stelle più luminose del cielo notturno: Sirio, la stella del cane, che si trova nella costellazione del Cane Maggiore. Questo astro, distante 8,7 anni luce dalla Terra, ha da sempre affascinato le civiltà antiche, che lo collegavano all’arrivo delle giornate più calde.

Già gli antichi Egizi osservavano l’ascesa di Sirio, che chiamavano “Sothis”, all’alba intorno al solstizio d’estate, coincidendo con la fase di piena del Nilo, evento cruciale per l’agricoltura. I Greci, invece, la chiamarono Seirios, termine che significa “splendente” o “ardente” e notarono un periodo di 40 giorni in cui sia Sirio che il Sole erano visibili contemporaneamente, attribuendo loro il caldo estivo.

I Romani, poi, coniarono l’espressione “dies caniculares” per indicare quei giorni bollenti in cui ci si sente come un cane fermo all’ombra. Hanno persino associato Sirio alla bellissima costellazione del Cane Maggiore. E da qui, nel corso dei secoli, la frase è stata tradotta in “dog days”, utilizzata poi in tutto il mondo anglofono.

Ma sapevi che, in realtà, il caldo dell’estate non è dovuto all’irraggiamento di una stella chiamata Sirio, ma all’inclinazione dell’asse terrestre? Durante l’estate nell’emisfero settentrionale, l’inclinazione fa sì che i raggi del Sole colpiscano più direttamente e per periodi più lunghi. Ed ecco spiegato il motivo delle giornate più calde e lunghe.

Osservare le stelle e le costellazioni ci offre non solo un viaggio nello spazio, ma anche un collegamento con le antiche civiltà e una comprensione più profonda del nostro mondo e delle nostre tradizioni. E tu, hai mai osservato il bagliore di Sirio nelle notti estive? Magari, la prossima volta, potrai pensare all’antica origine di questa espressione mentre ti immergi nella bellezza del cielo stellato.