Il transito (in astronomia)

Il transito (in astronomia)

Il transito, in astronomia, rappresenta il passaggio di un corpo celeste sul disco di un altro corpo più grande e distante, o sul meridiano dell’osservatore. Immagina di trovarti nella notte, con gli occhi puntati verso il cielo stellato, e assisti al passaggio di una stella, un pianeta o persino della Luna di fronte a un altro corpo celeste.

I transiti avvengono a causa delle posizioni relative della Terra e dei due corpi celesti coinvolti. Ad esempio, i pianeti Mercurio e Venere possono transitare il Sole. Perché un pianeta possa transitare il Sole, deve essere in congiunzione inferiore (cioè tra la Terra e il Sole) mentre il Sole si trova in uno dei nodi dell’orbita del pianeta. I nodi sono quei punti in cui l’orbita di un pianeta si interseca con il piano dell’orbita terrestre. E così, mentre la Terra gira intorno al Sole, i pianeti possono transitare attraverso il disco del Sole.

I transiti di Mercurio si verificano circa 13 volte per secolo, sempre in maggio e novembre. Quelli di Venere, invece, sono più rari e avvengono a giugno e dicembre. Il più recente transito di Venere si è verificato nel 2024, dopo ben 122 anni dall’ultimo transito nel 1882. Il prossimo transito di Venere sarà nel 2024, quindi dovrai aspettare qualche anno prima di poterlo ammirare di nuovo. La rarità di tali eventi rende i transiti un evento straordinario da osservare.