Coltivazioni su Marte: È sicuro mangiarle?

Coltivazioni su Marte: È sicuro mangiarle?

Ciao! Oggi ti parlerò della possibilità di coltivare cibo su Marte. Ti sei mai chiesto se sarebbe possibile mangiare patate coltivate sul suolo marziano? Immagina di essere un astronauta bloccato su Marte come Mark Watney ne “Il marziano”, e di dover coltivare patate per sopravvivere. Ma la vera domanda è: sarebbero sicure da mangiare?

Alcuni ricercatori dell’Università di Wageningen nei Paesi Bassi stanno cercando di rispondere a questo interrogativo. Hanno già provato a coltivare colture terrestri in un terreno simile a quello marziano e lunare, ma non sono sicuri che il cibo prodotto sia adatto al consumo umano.

Ma come si può simulare il terreno alieno? I ricercatori hanno acquistato dei simulanti dalla NASA, prelevati da terreni terrestri che somigliano molto al regolito che si troverebbe sulla Luna o su Marte. Ad esempio, per simulare il suolo lunare, la NASA utilizza terreno cenere proveniente da un deserto dell’Arizona, mentre per simulare il suolo marziano, utilizza terra proveniente da un cono vulcanico alle Hawaii.

È interessante notare che entrambi i tipi di terreno contengono composti azotati, che sono fondamentali per la crescita delle piante. Questi composti sono assenti nel suolo marziano, quindi in teoria sarà necessario aggiungerli. Proprio come fa Mark Watney ne “Il marziano” mescolando rifiuti umani con il terreno.

Quindi, ipoteticamente, i futuri coloni marziani dovranno portare con sé dei composti azotati per fertilizzare il terreno, insieme a un ambiente controllato dal clima e a molta acqua. È probabile che le fattorie su Marte saranno all’interno di strutture chiuse fino a quando non riusciremo a terraformare il pianeta.

Nel 2024, i ricercatori sono riusciti a far crescere diversi tipi di piante nei simulanti del suolo marziano. Nel 2024, hanno perfezionato il loro approccio e ottenuto risultati migliori. Hanno anche raccolto piselli, pomodori, ravanelli e rucola. Tuttavia, il terreno conteneva sostanze tossiche come mercurio e piombo, rendendo il cibo potenzialmente pericoloso per l’uomo.

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Adesso i ricercatori stanno pianificando un nuovo esperimento per studiare più da vicino le piante. Potrebbe darsi che le sostanze pericolose siano ben al di sotto dei livelli tossici, oppure potrebbe essere che avremo un altro ostacolo da superare: rendere sicuro il cibo coltivato su Marte.

Ma non è tutto: il regolito marziano contiene anche una concentrazione relativamente alta di perclorato, che è un sale usato per fare propelleti come carburante per razzi. Questo sale ha anche effetti nocivi sulla tiroide. E sebbene la percentuale in questione nel suolo marziano sia solo dello 0,5-1 percento, è più che sufficiente per rappresentare un pericolo per la salute umana. Inoltre, l’ambiente marziano non è favorevole al tipo di batteri che possono degradare il perclorato come avviene sulla Terra.

Nonostante questi ostacoli, trovare un modo per coltivare colture nel suolo marziano ci avvicinerebbe un passo più vicino all’esplorazione del pianeta rosso. La NASA prevede che una missione su Marte e il ritorno sulla Terra richiederebbe 30 mesi. Sarebbe fantastico se riuscissimo a risparmiare spazio di carico coltivando almeno parte del cibo direttamente sul pianeta.

Insomma, coltivare cibo su Marte è sicuramente un’impresa avvincente, ma piena di sfide da superare. Alla fine, potrebbe essere fondamentale per qualsiasi futuro tentativo di colonizzare il pianeta rosso.