La minaccia del EMP nucleare: come funzionano gli attacchi a impulsi elettromagnetici

La minaccia dell’EMP nucleare – un pericolo per la sicurezza elettronica e elettrica

La minaccia del EMP nucleare: come funzionano gli attacchi a impulsi elettromagnetici

Ciao! Oggi vorrei parlarti di un’arma particolare, la quale ha affascinato gli scienziati e gli esperti di difesa per diversi decenni: sto parlando delle armi a impulso elettromagnetico, meglio conosciute come EMP.

La storia di queste armi affonda le sue radici nella ricerca sulle armi nucleari degli anni ’50. Durante i test delle bombe all’idrogeno condotti dagli Stati Uniti nel 1958, si verificarono eventi sorprendenti: luci delle strade spente in Hawaii a centinaia di miglia di distanza e disturbi alle apparecchiature radio in Australia.

Gli scienziati scoprirono che questi fenomeni erano causati dall’effetto Compton, teorizzato dal fisico Arthur Compton nel 1925. Secondo questa teoria, i fotoni di energia elettromagnetica potevano staccare gli elettroni dagli atomi con basso numero atomico. Durante il test del 1958, i fotoni provenienti dalla intensa radiazione gamma della bomba nucleare liberarono molti elettroni dagli atomi di ossigeno e azoto nell’atmosfera. Questa scarica di elettroni interagì con il campo magnetico terrestre, creando una corrente elettrica fluttuante che a sua volta indusse un potente campo magnetico. L’impulso elettromagnetico risultante generò intense correnti elettriche nei materiali conduttivi su un’ampia area.

Durante la Guerra Fredda, i servizi segreti statunitensi temevano che l’Unione Sovietica potesse lanciare un missile nucleare e farlo esplodere a circa 50 chilometri di altitudine sopra gli Stati Uniti per ottenere lo stesso effetto su una scala più ampia. Si temeva che il conseguente impulso elettromagnetico avrebbe danneggiato e distrutto le attrezzature elettriche in tutto il paese.

Oggi, la strategia si è evoluta e l’attenzione si è spostata su EMP non nucleari (NNEMP). Queste armi non avrebbero un impatto su un’area così estesa perché non verrebbero fatte detonare a così grande altezza sopra la Terra. Tuttavia, potrebbero essere utilizzate per creare blackout totali su una scala più locale.

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In conclusione, le armi a impulso elettromagnetico sono un argomento affascinante e in continua evoluzione, con risvolti sia storici che futuristici, e rappresentano una delle tante sfide della tecnologia nell’ambito della sicurezza nazionale.