Screening genetico preliminare per individuare predisposizioni genetiche

Esame genetico di prescreening

Screening genetico preliminare per individuare predisposizioni genetiche

Benvenuto/a nella straordinaria realtà della fecondazione in vitro e della diagnosi genetica preimpianto, strumenti che hanno rivoluzionato il mondo della riproduzione e della genetica.

Ti trovi di fronte a una tecnologia che ha aperto nuove possibilità a molte coppie che altrimenti sarebbero rimaste prive della gioia di avere un figlio. La fecondazione in vitro, avvenuta per la prima volta nel lontano 1978, consente di rimuovere gli ovuli dall’utero della donna, fecondarli in laboratorio e quindi reinserirli nell’utero qualche giorno dopo. Questo metodo ha anche reso possibile individuare e selezionare gli embrioni geneticamente difettosi, grazie alla diagnosi genetica preimpianto (PGD).

La PGD viene spesso utilizzata durante la fecondazione in vitro per esaminare gli embrioni alla ricerca di eventuali disordini genetici prima di inserirli nell’utero. Dopo la fecondazione, viene prelevata una cellula da ciascun embrione e questa viene esaminata al microscopio per individuare eventuali disordini genetici ereditari. Questo strumento è di vitale importanza per ridurre il rischio che il disordine venga trasmesso al bambino.

Al giorno d’oggi, la PGD consente di individuare numerosi disordini genetici, tra cui fibrosi cistica, sindrome di Down, malattia di Tay-Sachs ed emofilia A. Inoltre, alcuni disordini genetici sono specifici di un sesso, come l’emofilia, che solitamente colpisce i maschi. In questi casi, i medici possono esaminare le cellule degli embrioni per determinarne il genere. Ad esempio, in presenza di una storia familiare di emofilia, vengono selezionati solo gli embrioni di sesso femminile per essere inseriti nell’utero.

Tuttavia, questa pratica ha suscitato un vivace dibattito riguardo alla possibilità per i genitori di poter scegliere gli embrioni basandosi esclusivamente sul sesso. Alcuni temono che ciò possa portare a uno squilibrio tra i sessi nella popolazione generale, soprattutto nelle società che favoriscono i maschi rispetto alle femmine, come ad esempio in Cina.

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Ma la PGD è solo l’inizio di ciò che la tecnologia genetica può fare. Si potrebbe arrivare al punto di poter personalizzare i nostri bambini con determinati tratti genetici. La selezione del colore dei capelli e degli occhi è già una possibilità estremamente controversa, ma potrebbe presto diventare realtà.

Ti rendi conto di quanto sia straordinario il potere della scienza nel plasmare il nostro futuro, includendo anche la possibilità di modificare le caratteristiche genetiche dei nostri figli? Siamo di fronte a una rivoluzione etica e scientifica senza precedenti che solleva domande fondamentali sul futuro dell’umanità.