Dio, Alieni, e le teorie di Hawking sugli universi paralleli
Caro/a amante della conoscenza e della scienza, Immagina di trovarmi a bordo del nostro amato Piede di Porco, pronto a esplorare insieme a te le profondità dell’universo e le affascinanti teorie dello straordinario Stephen Hawking.
Sposato per la seconda volta con la sua infermiera Elaine Mason, nel lontano 1995, Hawking si è distinto non solo per le sue straordinarie teorie scientifiche, ma anche per le sue profonde riflessioni sull’esistenza, la morte, Dio e la possibilità che l’umanità sia sola nell’universo.
Il celebre fisico sosteneva che il cervello è come un computer destinato a smettere di funzionare quando le sue componenti cesseranno di operare, scartando così l’idea di un paradiso o di un aldilà, definendoli “una favola per chi ha paura del buio”.
Interessante notare come Hawking non avesse una visione tradizionale di Dio, bensì lo considerava l’incarnazione delle leggi della fisica, un concetto alquanto affascinante e rivoluzionario. Si trattava di una visione del tutto personale, distante dall’immagine di un Dio personale e interventista.
Nonostante alcune critiche e dubbi sulle sue motivazioni, Hawking non smise mai di stimolare la nostra immaginazione, arrivando addirittura a speculare sull’esistenza di forme di vita aliene nell’universo. Secondo lui, è plausibile che esistano altre forme di vita e, citando un parallelo con il viaggio di Cristoforo Colombo in America, ipotizzava la possibilità di un incontro con extraterrestri dotati di tecnologie avanzate.
Oltre alle sue visioni sull’universo e l’esistenza di vita aliena, Hawking affrontò anche le sfide imposte dalla sua malattia, l’ALS, dimostrando un’incredibile forza interiore e adattandosi al meglio possibile.
E così, caro/a amante della scienza, ci siamo lasciati affascinare dalle visioni rivoluzionarie di un uomo che ha saputo guardare oltre l’ordinario, spingendoci a esplorare l’universo non solo con la mente, ma anche con l’anima.
Piero Angela