Le perle di vetro della Luna contengono miliardi di tonnellate d’acqua

Le perle di vetro della Luna contengono miliardi di tonnellate d’acqua

Ciao, amico mio! Hai mai pensato che l’acqua abbia una ricetta? Una parte di ossigeno e due parti di idrogeno si mescolano insieme per formare quella meravigliosa sostanza che chiamiamo acqua. Questa preziosa risorsa è stata creata in qualche modo, e qui sulla Terra, la stessa acqua è stata presente per miliardi di anni, grazie al nostro ciclo dell’acqua.

Ma l’acqua esiste anche in altri luoghi, ovunque atomi di ossigeno e idrogeno abbiano la possibilità di incontrarsi. Il trucco è che, se gli altri oggetti nello spazio vogliono conservare la loro acqua, devono avere un modo per trattenerla. Non tutti hanno una favolosa atmosfera come la Terra.

E sai una cosa sorprendente? I ricercatori cinesi hanno recentemente scoperto che la nostra Luna ha una vasta riserva d’acqua, probabilmente superiore a 330 miliardi di tonnellate, nascosta sotto il suolo lunare.

Questo significa che, in futuro, potremmo utilizzare questa risorsa per consentire alle persone di vivere e lavorare lassù. L’abilità di trovare acqua senza doverla trasportare sulla Luna sarà fondamentale. È incredibile pensare che lì, nel nostro vicino siderale, ci sia un mondo in cui l’acqua è presente in quantità così enormi, ma nascoste sotto la superficie lunare.

E chissà, forse un giorno potremo raggiungere quei depositi d’acqua e utilizzarli per dar vita a nuove avventure nello spazio. Sembra quasi di essere protagonisti di un’avventura spaziale, vero?

Microtektiti: Piccole perle d’acqua trovate nell’oceano

Questi grani sono stati raccolti nel dicembre 2024 dalla sonda cinese Chang'e-5, inviata sulla Luna per

Ciao! Oggi abbiamo una notizia affascinante: sono stati trovati piccoli grani di vetro, contenenti minuscole gocce d’acqua, sparsi su tutta la superficie della luna. Questi grani sono stati raccolti nel dicembre 2024 dalla sonda cinese Chang’e-5, inviata sulla Luna per raccogliere campioni di roccia e suolo lunare.

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Durante la raccolta di questi campioni, i ricercatori hanno scoperto che la superficie della luna è uniformemente disseminata di piccole perle di vetro chiamate microtektiti. Questi grani sferici, di dimensioni inferiori a un millimetro, sono stati creati dai meteoriti, grandi e piccoli, che costantemente bombardano la superficie della luna, facendo esplodere pezzi fusi della crosta lunare in alto nell’aria. Mentre si trovano in una coltre di suolo rovente, parte del materiale si è raffreddato in minuscole sfere di silicato.

Queste sferule di vetro, anche conosciute come vetro d’impatto o microtektiti, si formano quando i meteoriti colpiscono la luna a migliaia di miglia all’ora. Durante il loro percorso attraverso l’atmosfera lunare, le microtektiti vengono a contatto con i venti solari. A proposito, sai che i venti solari non sono affatto “dolci e delicati”? Sono infatti raffiche incessanti di plasma, con temperature di 1 milione di gradi Celsius, composte da elettroni e protoni energizzati che si muovono nello spazio a una velocità di 900 chilometri al secondo. Questi “venti” contengono, tra le altre cose, nuclei di idrogeno. Ora, il suolo lunare contiene un po’ di ossigeno, e quando questo si combina con l’idrogeno nei venti solari, si forma acqua, che viene assorbita da queste piccole perle di vetro prima di cadere di nuovo sulla superficie della luna.

Ecco un altro esempio stupefacente di come l’universo possa riservare delle sorprese anche sul nostro vicino cosmico. La scienza, come sempre, ci permette di ampliare la nostra conoscenza del mondo che ci circonda, anche quando sembra così lontano e inaccessibile.

È possibile raccogliere l’acqua?

Certo, naturalmente! L’acqua non è intrappolata all’interno di queste microtektiti in modo permanente. Gli scienziati suggeriscono che le sfere siano coperte da polvere lunare, dove l’acqua si diffonde dentro e fuori delle perle nel corso degli anni, creando qualcosa di simile a un ciclo dell’acqua sulla Luna. Il rilascio dell’acqua sarebbe facilmente realizzato raccogliendo le sfere, riscaldandole e raccogliendo il vapore acqueo risultante.

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I 265 trilioni di litri (70 trilioni di galloni) circa di acqua coinvolta non saranno sufficienti per sostenere una città sulla Luna, e raccogliere le perle e raccogliere la loro acqua sarà un compito difficile. Tuttavia, le perle interessano gli scienziati perché rappresentano un accesso relativamente semplice all’acqua che potrebbe eventualmente aiutare futuri astronauti in situazioni di emergenza, ad esempio per bere o per creare carburante per razzi.

La ricerca scientifica ci ha portato a conoscere questo incredibile aspetto della Luna, che ci fa sognare nuove possibilità di esplorazione spaziale. Possiamo immaginare un futuro in cui l’acqua sulla Luna potrebbe essere sfruttata per sostenere la vita umana e le esplorazioni nello spazio. La scoperta di queste perle d’acqua sulla Luna ci apre a nuove prospettive e ci avvicina a un futuro in cui l’umanità potrebbe estendere la propria presenza oltre il nostro pianeta.