Sostanze chimiche comuni per la piscina potrebbero essere cruciali per la costruzione di nanomateriali a tripla elica del DNA.

Sostanze chimiche comuni per la piscina potrebbero essere cruciali per la costruzione di nanomateriali a tripla

Cara/o spettatrice/spettatore, oggi ti parlerò di un semplice e umile composto chimico chiamato acido cianurico, o anche CYA. Forse non ne hai mai sentito parlare, ma svolge un compito tranquillo ma utile che rende possibile il nostro stile di vita moderno. In particolare, il suo lavoro consiste nel proteggere il cloro che usiamo per pulire le piscine dal danneggiamento causato dai raggi ultravioletti del sole. Ti è mai capitato di pensare a tutto ciò mentre eri in piscina?

Ebbene, una recente ricerca condotta dall’Università McGill del Canada ha scoperto un impiego esotico e all’avanguardia per l’acido cianurico, che potrebbe renderlo improvvisamente una sostanza chimica molto più importante. Gli scienziati hanno dimostrato come l’acido cianurico possa essere utilizzato per far sì che il DNA si pieghi in una struttura a tripla elica, molto diversa dalla solita doppia elica.

Questa scoperta potrebbe avere degli impatti enormi, seppur in dimensioni estremamente piccole. Infatti, potrebbe consentire ai ricercatori di creare nuovi tipi di assemblaggi del DNA, compresi quelli che integrano nuove lettere nell’alfabeto genetico, nonché di creare strutture con nuove proprietà. Questi nanomateriali a base di DNA potrebbero essere utilizzati per costruire una miriade di oggetti, dall’ingegneria dei tessuti umani sintetici a piccoli dispositivi per la somministrazione di farmaci all’interno del corpo umano.

Il processo sviluppato è stato lungo otto anni ed è partito da una semplice intuizione, che ha portato alla sorprendente scoperta di una nuova struttura del DNA. Tutto ciò è stato possibile grazie all’uso dell’acido cianurico, una sostanza economica e poco tossica, che si è rivelata fondamentale per la costruzione di queste nanostrutture del DNA.

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Insomma, quello che sembrava essere solo un umile composto chimico impiegato per le piscine si è rivelato essere un vero e proprio protagonista nel campo della bioingegneria. E chissà quali altre sorprese ci riserverà il mondo della chimica e della ricerca scientifica nel futuro!