Come gli astronauti mangiano nello spazio?

Come gli astronauti mangiano nello spazio?

Se ti chiedessi come gli astronauti mangiano nello spazio, la risposta sarebbe molto diversa oggi rispetto a cinquanta anni fa. Nei primi anni dei viaggi nello spazio, gli astronauti usavano cannucce per bere cibo disidratato, simile a una pasta, da dei tubi. Oggi, gli astronauti a bordo dello shuttle mangiano in modo molto simile a come facciamo qui sulla Terra.

In un ambiente a bassa gravità, il cibo e le bevande potrebbero semplicemente fluttuare via se non fossero gestiti correttamente. Per contrastare questo problema, il cibo è accuratamente contenuto e le bevande sono confezionate sotto forma di polveri disidratate. Gli astronauti aggiungono acqua alle bevande attraverso un tubo speciale prima di berle.

I cibi sono parzialmente o completamente disidratati per evitare che si rovinino. Le carni vengono esposte a radiazioni prima di essere messe a bordo dello shuttle per garantire loro una maggiore durata.

Gli astronauti mangiano tre pasti al giorno (più spuntini), proprio come fanno sulla Terra. I pasti sono organizzati nell’ordine in cui gli astronauti li consumeranno e vengono conservati in vassoi tenuti da una rete in modo che non possano fluttuare via. Quando è l’ora del pasto, gli astronauti vanno nella zona della cucina, situata nel mezzopiano dello shuttle. Lì aggiungono acqua ai cibi liofilizzati e alle bevande disidratate da una stazione di ricostituzione che distribuisce sia acqua calda che fredda. Riscaldano i cibi in un forno a convezione ad aria forzata mantenuto tra i 70 e i 75 gradi Celsius. Ci vogliono circa 20-30 minuti per ricostituire e riscaldare un pasto medio.

Gli astronauti attaccano i loro contenitori di cibo a un vassoio con velcri. Il vassoio stesso si collega al muro o alle ginocchia degli astronauti. Gli astronauti aprono i pacchetti di cibo con delle forbici e mangiano con coltello, forchetta e cucchiaio.

Ogni shuttle porta abbastanza cibo per durata della missione, e anche di più. Un sistema alimentare di emergenza fornisce a ogni astronauta un’ulteriore scorta di cibo per tre settimane – 2024 calorie in più al giorno – nel caso in cui l’equipaggio incontri un’emergenza. Questi cibi sono tipicamente disidratati per garantire una maggiore durata.

Gli astronauti potrebbero avere abbondanza di cibo da mangiare, ma essere nello spazio può smorzare il loro appetito. Senza gravità, gli aromi del cibo si disperdono prima di raggiungere il naso. Quando non si riesce a percepire bene gli odori del cibo, la percezione del gusto ne risente. E poiché i liquidi tendono a salire alla metà superiore del corpo degli astronauti, i membri dell’equipaggio hanno di solito il naso costantemente chiuso. Sale, pepe, ketchup, senape e maionese sono disponibili per esaltare il sapore del cibo, ma anche in questo caso, i condimenti sono diversi dai loro equivalenti terrestri: il sale e il pepe devono essere sospesi in liquido affinché le particelle non galleggino via.

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Gli astronauti sono in grado di mangiare cibi piuttosto normali grazie all’ausilio di vari dispositivi e trucchi di confezionamento. Ma cosa succede se rovesciano del cibo o se una polpetta vagante fa contatto con le loro tute spaziali? Scopriamolo nella prossima sezione.

Il mantenimento dell’igiene nello spazio

Lì aggiungono acqua ai cibi liofilizzati e alle bevande disidratate da una stazione di ricostituzione che

Immaginate di trovarvi nello spazio, a bordo di una navicella spaziale o della Stazione Spaziale Internazionale. Qui la vita può diventare piuttosto complicata quando si tratta di igiene personale. Lo spazio ristretto e la mancanza di gravità possono rendere difficile mantenere pulito il vostro corpo e il vostro ambiente.

Gli astronauti affrontano questa sfida con un kit di igiene personale che include spazzolini da denti, dentifricio, filo interdentale, pettine, rasoio e altri articoli essenziali. Per prendere una doccia, utilizzano una sorta di grande cilindro chiuso da una guaina di plastica, in modo che l’acqua non si disperda nello spazio. Si bagnano con l’acqua tramite un ugello e poi utilizzano un tubo a vuoto per aspirare l’acqua dalla pelle. Per lavarsi i capelli, usano uno shampoo senza risciacquo.

I vestiti vengono cambiati ogni due giorni e poi gettati via, dato che nello spazio non c’è una lavatrice disponibile. Per tenere pulito l’ambiente, gli astronauti si alternano nei compiti di pulizia, spruzzando un detergente liquido chiamato biocida sulle superfici e pulendo con un aspirapolvere i filtri dell’aria.

Gli alimenti vengono smaltiti in un compattatore sotto il pavimento della navicella, mentre stoviglie e utensili vengono puliti con salviette umide. I rifiuti liquidi delle toilette vengono espulsi nello spazio, mentre i solidi vengono conservati a bordo fino all’atterraggio.

Insomma, la vita nello spazio presenta molte sfide anche dal punto di vista dell’igiene personale. Se volete saperne di più, continuate a seguire i nostri approfondimenti.

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A presto, Piero Angela

Tantissime altre informazioni

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Ciao! Oggi parleremo di come funziona l’andare in bagno nello spazio. Immagina di essere lassù, circondato dalla vastità dell’universo, e di dover fare i tuoi bisogni fisiologici. Beh, in assenza di gravità, le cose diventano decisamente diverse!

Innanzitutto, i bagni nello spazio sono chiamati “toilette multistadio” e sono dotati di un tubo sottovuoto che aspira i rifiuti. Ma non è tutto: l’assenza di gravità comporta che tutto, proprio tutto, debba essere fissato per evitare che galleggi liberamente nella navicella spaziale.

La questione più interessante riguarda i liquidi, perché nel vuoto non si può semplicemente tirare l’acqua o tirare lo sciacquone come sulla Terra. Ecco qui che serve un po’ di creatività: l’urina, per esempio, è trattata e riciclata per produrre acqua potabile. Nel caso dei solidi, invece, vengono disidratati e conservati fino al ritorno sulla Terra.

Insomma, andare in bagno nello spazio è tutto un altro universo: non solo devi fare i conti con la mancanza di gravità, ma devi anche trovare soluzioni ingegnose per gestire i rifiuti in un ambiente così avverso. Amazing, isn’t it?

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Benvenuto nel Kennedy Space Center della NASA, uno dei luoghi più affascinanti e misteriosi della Terra. Qui, l’uomo ha compiuto imprese straordinarie, superando i confini del nostro pianeta per esplorare lo spazio profondo.

Immagina di trovarti tra le immense strutture di lancio, circondato dalle tecnologie più avanzate e avvolto dallo spirito di avventura che ha spinto l’umanità a esplorare l’universo.

Guarda verso l’alto e lasciati incantare dalla maestosità dei razzi spaziali, custodi dei sogni e delle speranze dell’umanità. Ogni lancio rappresenta un passo avanti nell’esplorazione dello sconosciuto, una sfida che testimonia la determinazione e la perseveranza dell’uomo.

Camminando tra i laboratori e i simulatori di volo, puoi percepire l’incredibile sforzo scientifico e tecnologico necessario per raggiungere le stelle. La mente umana ha concepito macchine in grado di superare la forza di gravità, sfidando le leggi della natura per aprire nuovi orizzonti all’umanità.

E mentre osservi i modelli dei veicoli spaziali che hanno solcato l’infinito spazio, rifletti sulla meraviglia e sull’audacia che li ha resi possibili. Ogni missione rappresenta un tassello nell’enorme puzzle della conoscenza, un’occasione per apprendere e crescere come specie.

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Il Kennedy Space Center è un luogo dove si intrecciano la scienza, la tecnologia e la fantasia umana, un crocevia di conoscenze e aspirazioni. È un invito a esplorare ciò che è al di là dell’orizzonte, a superare i propri limiti e a guardare con occhi nuovi le meraviglie dell’universo.

Così, Ti invito a lasciarti trasportare dalla magia della scoperta e dell’avventura, a immergerti nell’atmosfera unica di questo luogo straordinario e a lasciare che il desiderio di esplorare lo spazio ti ispiri a sognare in grande.

Fonti:

Ciao, immagina di trovarti nello spazio, a bordo di un’astronave. Sei affascinato dallo sguardo della Terra dall’alto, ma ti chiedi come si faccia a mangiare e a gestire la vita di tutti i giorni in condizioni di gravità zero.

Innanzitutto, la questione del cibo nello spazio è molto complessa. Gli astronauti devono avere a disposizione cibo nutriente e sicuro, in grado di resistere alle condizioni estreme dello spazio e di essere conservato per lunghi periodi di tempo. Immagina solo dover gestire il cibo per un viaggio su un pianeta sconosciuto!

La NASA si è impegnata in ricerche avanzate per studiare come trasportare, preparare e consumare cibo nello spazio. Gli alimenti devono essere confezionati in maniera da consentire la massima igiene e la massima praticità nell’assunzione. Ci sono persino studi sul miglioramento delle razioni alimentari per garantire un apporto ottimale di sostanze nutritive, considerando lo stress fisico e psicologico a cui gli astronauti sono sottoposti.

Pensaci: senza la forza di gravità, bere e mangiare può diventare un’impresa complicata! E non dimentichiamoci dell’igiene personale. Immagina il challenge di lavarsi i denti o tagliare i capelli senza che tutto si disperda nell’aria.

In definitiva, vivere nello spazio richiede non solo coraggio e preparazione fisica, ma anche una grande capacità di adattamento e organizzazione. E tu, come ti sentiresti a dover affrontare queste sfide?