Il genio riservato: Newton e l’Arianesimo

Il genio nell’intimità: Newton e l’Arianesimo

Il genio riservato: Newton e l’Arianesimo

Ciao! Oggi vorrei parlarti di Isaac Newton, uno dei più grandi scienziati della storia. Sai, mentre studiava all’università, Newton iniziò ad interessarsi molto alla religione e cominciò a studiare a lungo la storia religiosa e la teologia. È interessante notare come, in quel periodo, scrisse una lista di tutti i peccati che aveva commesso, che agli occhi di molti sembravano minori, come ad esempio cuocere delle torte durante il Sabato.

Newton, notoriamente un uomo razionale, credeva che il mondo fosse dominato da forze razionali, e che l’universo doveva obbedire a leggi calcolabili perché una forza razionale e logica come Dio le aveva create. La sua religiosità ha influenzato le sue ricerche scientifiche, e ha motivato la sua convinzione che il mondo fosse governato da forze razionali.

Ma qui entra in gioco un po’ di esoterismo, perché Newton aveva delle opinioni teologiche piuttosto eccentriche, che alla fine vennero condivise dai suoi seguaci dopo la pubblicazione dei suoi studi principali. Egli credeva, ad esempio, che le sue scoperte scientifiche costituissero una sorta di “antica saggezza” proveniente da civiltà pre-cristiane. Secondo lui, queste civiltà avevano compreso le leggi dell’universo e le avevano codificate in miti, monumenti e luoghi religiosi.

Ad un certo punto, Newton sviluppò la convinzione che il cattolicesimo romano, l’anglicanesimo e il calvinismo fossero eretici e corrotti, e pensava che la Santa Trinità non fosse in linea con l’inizio del cristianesimo. Questa idea era influenzata da una dottrina teologica chiamata Arianesimo.

Secondo l’Arianesimo, Gesù, creato da Dio, non era divino. I sostenitori di questa dottrina, tra cui Newton, ritenevano che la Santa Trinità rappresentasse in realtà un’eresia, inserita nel dogma cristiano per errore durante il Concilio di Nicea nel IV secolo. Gli oppositori dell’Arianesimo hanno sostenuto che essa alimenti il politeismo, poiché presenterebbe Gesù come meno divino ma comunque degno di adorazione.

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Il Concilio di Nicea ha cercato di eliminare l’Arianesimo proclamando la divinità di Gesù e la santità della Santa Trinità. Tuttavia, l’Arianesimo non scomparve del tutto oltre il VII secolo, continuando ad esistere in forma modificata e con sporadici sostenitori, come Newton.

Nonostante la sua approfondita ricerca in campo teologico, Newton non ha reso pubblica gran parte delle sue indagini religiose, preferendo considerarle un impegno personale per ritrovare le vere fondamenta della sua religione. Le sue convinzioni erano anche estremamente controverse, soprattutto in un’epoca in cui gli eretici in Inghilterra rischiavano di essere bruciati sul rogo.

Dopo la sua morte, i parenti di Newton hanno nascosto la maggior parte dei suoi scritti sulla religione e sull’alchimia perché avrebbero potuto danneggiare gravemente la sua reputazione. La maggior parte di questi documenti è diventata disponibile agli studiosi solo nel 1991, quando è stata rilasciata una versione su microfilm.